Suor Beatrice: “non volevo andare in convento… prima di quella notte”

Articolo tratto dall’Avvenire dell’8 giugno 2013 e scritto dal caporedattore Giorgio Paolucci:

suor beatrice<<Sabato notte sarò anch’io con loro, pregando insieme alle consorelle nel coro del mio monastero di clausura. Quella notte di otto anni fa è stata la notte decisiva della mia vita, come posso dimenticarla?”. La vocazione alla vita consacrata di suor Beatrice è maturata partecipando nel 2005 al pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, che domani radunerà 100mila persone per la sua trentaquattresima edizione. Ilaria (questo il suo nome prima della consacrazione) era una ragazza come tante, curiosa del mondo e innamorata della vita, diplomata in arredamento, aspirante architetto, e con una grande e insolita passione: suonare il bassotuba nella banda del paese. Un giorno, mentre si trova al pronto soccorso a seguito di un incidente, le capita di vedere in diretta tv l’elezione al soglio pontificio di Benedetto XVI, il 19 aprile del 2005.

Continua a leggere

Gli elementi fondamentali della vita monastica

1_0_748375San Benedetto definisce il Monastero la casa di Dio. All’interno di questa casa si conduce vita comune, armonizzata tra preghiera e lavoro, lettura spirituale e studio, solitudine e silenzio: caratteristiche fondamentali per chi desidera cercare Dio e non avere nulla di più caro di Cristo. Seguendo la regola di San Benedetto, le monache cercano di vivere nella fedeltà gli insegnamenti del loro Padre, aperte tuttavia alle nuove urgenze che la Chiesa e i segni dei tempi richiamano.

Continua a leggere

Le abbazie benedettine in Europa

westminsterabbey635San Benedetto trascorse tutta la sua vita nella ristretta fascia dell’Italia centrale (Umbria e Lazio) dove fondò, in particolare a Subiaco e a Montecassino, i primi esempi illustri di complessi monastici della storia del cristianesimo. La sua Regola, a partire dal pieno Medioevo e fino ai nostri giorni, è stata diffusa dai seguaci e successori del santo in ogni Paese e continente. Questa diffusione del pensiero benedettino ha visto sorgere di pari passo monasteri e abbazie quali elementi caratterizzanti l’aspetto cenobitico, stanziale, del monachesimo benedettino. Le abbazie benedettine sparse in tutto il mondo, e in Europa particolarmente, testimoniano la grandiosa forza spirituale e culturale di cui esse si fecero mediatrici.

Continua a leggere

Alle radici della cultura europea

preghiera_monasteri1_dazeglioL’Europa affonda le proprie radici nell’opera di evangelizzazione e unificazione culturale delle sue popolazioni realizzata dalla Chiesa all’indomani del crollo dell’impero romano. Essenziale in questa opera è stato l’apporto dei monaci benedettini. I monasteri benedettini hanno rappresentato i principali centri di irradiazione della cristianità nel Vecchio Mondo, ma anche efficienti laboratori del vivere civile, decisivo contributo alla rinascita morale e culturale del continente dopo le invasioni barbariche. I monasteri benedettini rappresentano vere e proprie comunità, società in miniatura, in cui s’intersecano attività meditative e spirituali ma anche culturali, amministrative, produttive.

Continua a leggere

La Medaglia di San Benedetto

La Medaglia di San Benedetto è un segno sacro molto diffuso tra i fedeli cattolici. Presenta su un lato la Croce di Cristo, e sull’altro l’immagine di San Benedetto Abate. Sulla Croce ed intorno ad essa, si leggono le iniziali di un’orazione o di un esorcismo. La Medaglia di San Benedetto ricorda ai fedeli che la portano con sé la presenza costante di Dio e la sua protezione. Il significato delle iniziali è il seguente, nel testo latino e nella traduzione italiana:

Continua a leggere

Preghiera a San Benedetto, Patrono d’Europa

San_Benedetto_da_Norcia_by_IElioISan Benedetto, uomo di Dio, tu fosti temprato nell’austera solitudine per divenire maestro di vita in comunione. In un’epoca di gravi sconvolgimenti per il migrare dei popoli e il crollo dei valori costituisti la “scuola del divino servizio” in cui, nella preghiera e nel lavoro, nell’ascesi e nella preghiera e nel lavoro, s’impara a cercare veramente Dio e a costruire la città della pace stabilita sul Cristo, roccia eterna.

Continua a leggere

Alcuni benedettini celebri

Innanzitutto San Benedetto da Norcia e sua sorella Santa Scolastica. Poi, a dimostrazione dell’importanza raggiunta dal monachesimo benedettino nel Medio Evo, ben nove papi “benedettini” si succedono sul soglio di Pietro:

Continua a leggere

Chi mi darà ali di colomba

Chi mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo? (Sal 54,7). La persona umana rimane con questo eterno enigma che rende indecifrabile l’esistenza e ogni cosa che tocca, perché ogni cosa non è in connessione con niente, se la fonte dell’Essere non si rende a lei familiare in un incontro gratuito e amorevole, totalmente umano, che apre le cose e la realtà a un orizzonte divino. La Vocazione Monastica è comune a tutti i popoli e si caratterizza come una ricerca di Dio, fonte di felicità.

Continua a leggere

Come rendere vera la Vocazione

Uso qui la parola verificare nel senso di far vero, rendere vero. Come si fa a rendere vera la propria vocazione? Anzitutto essa deve trovare corrispondenza nel nostro cuore, facendoci vivere nel presente con maggiore chiarezza, entusiasmo, con maggiore generosità capace di sacrificio, con più gusto. La vocazione è vera, se ti fa vivere il presente nella totalità dei suoi fattori. Se essa invece ci attrae, ma ci fa fuggire dal presente, se ci fa credere che bisogna aspettare che cambino le cose per diventare migliori, allora non siamo di fronte alla vocazione, ma ad una fuga, ad una alienazione. La vocazione deve rendere più denso il presente, cioè più carico di scopo.

Continua a leggere